Sala VIII: Cesare
Le gesta di questo famoso personaggio costituiscono l'argomento della sala, con la ricostruzione in scala delle più importanti battaglie e delle macchine belliche accuratamente descritte nel suo De Bello Gallico.
Giulio Cesare nasce a Roma nel 100 a.C. da un’antica famiglia patrizia, la gens Iulia. Egli è considerato il simbolo della svolta dell’assetto politico istituzionale dello Stato Romano, in quanto ricopre un ruolo cruciale nella transizione del sistema di governo dalla forma repubblicana a quella imperiale.
Il potere politico di Cesare si fonda sui suoi numerosi successi militari. La conquista delle Gallie (58-50 a.C.), durante la quale riesce brillantemente a fronteggiare la ribellione dei Galli guidati da Vercingetorige, così come le spedizioni in Britannia e al di là del Reno (55-53 a.C.), ne determinano in breve tempo l’ascesa. Con l’assunzione della carica didictator a vita, dà inizio ad un processo di radicale riforma della società e del governo, riorganizzando e centralizzando la burocrazia repubblicana. Il suo operato provoca la reazione del senato e porta al suo assassinio, avvenuto il 15 marzo del 44 a.C. per mano di un gruppo di congiurati capeggiati da Bruto e Cassio.
La morte del dittatore, divinizzato ufficialmente dal senato appena due anni dopo, determina nuove lotte intestine per il potere, che vedono contrapporsi Antonio e Ottaviano, rispettivamente luogotenente e figlio adottivo di Cesare. Proprio Ottaviano sarà colui che, con il suo operato, ne raccoglierà l'eredità politica, determinando la fine della Repubblica.