Azerbaigian - La Terra di Fuochi sulla Via della Seta
Attraverso l’affascinante mostra dell’antica cultura dell’Azerbaigian sarà possibile scoprire la sua storia nel periodo risalente alle esplorazioni di Marco Polo.
L’esposizione coprirà tutto il territorio dell'Azerbaigian ed ogni singola tappa permetterà al visitatore di ripercorrere le vie carovaniere che da Baku si diramavano a Gobustan, Shamakhi, Gabala, Shaki, Barda, Karabakh e Ordubad.
Per la prima volta in Italia verranno esposti gli antichissimi sassi dei villaggi dell’Azerbaigian risalenti a più di 20.000 anni, oggi patrimonio culturale dell’UNESCO.
Dello stesso periodo verranno anche esposti antichi tappeti in seta ed altri reperti archeologici di grande interesse.
Nel padiglione, fortemente voluto dalla Repubblica azerbaigiana in omaggio a Roma e all’iniziativa Via della Seta, saranno esposti oggetti rappresentativi della storia dell’Azerbaigian, una collezione composita che fotografa la varietà dei legami culturali, storici ed economici di un territorio che fin dall’antichità è stato crocevia di culture e flussi migratori. La Via della Seta rappresenta infatti per il popolo azerbaigiano il riflesso e il motore dei progressi registrati nel campo della cultura, del commercio e della scienza. Il Padiglione mette infatti in mostra tessuti di incredibile bellezza, manufatti in rame, gioielli unici, antiche rappresentazioni rupestri, strumenti musicali di epoche lontane e i celebri foulard-kyalagai di seta.
Tra gli oltre sessanta oggetti esposti si segnalano tra l’altro l’antichissima pietra dipinta con figure umane risalente al 3000 avanti Cristo e alcuni preziosissimi tappeti artigianali risalenti al diciannovesimo secolo.
Le città dell’Azerbaigian erano note per essere importanti centri culturali, scientifici e formativi. Qui nacquero e si svilupparono tutti i mestieri a noi conosciuti: la tessitura dei tappeti e della seta, il ricamo artistico, la lavorazione dei metalli e l’arte dei gioielli, l’estrazione del sale e la coltivazione del cotone, la preparazione delle tinture naturali e la fabbricazione delle armi, la selleria e l’edilizia. Dall’Azerbaigian uscivano petrolio e tappeti, seta grezza e tessuta, cotone e armi, frutta secca e sale, pietre preziose e gioielli, allume, zafferano, tinture naturali, ceramica policroma e utensili di legno.
Informazioni
La mostra è stata prorogata fino al 13 maggio.
Martedì - domenica ore 9.00-14.00, la biglietteria chiude un'ora prima
Giorni chiusura: lunedì e 1 maggio
Ingresso ordinario
€ 7,50 Intero
€ 5,50 ridotto
Per i cittadini residenti nel territorio di Roma Capitale (mediante esibizione di valido documento che attesti la residenza)
€ 6,50 intero
€ 4,50 ridotto
Biglietto unico integrato Planetario+Museo Astronomico+Museo della Civiltà Romana:
€ 9,50 Intero
€ 7,50 Ridotto
Per i cittadini residenti nel territorio di Roma Capitale (mediante esibizione di valido documento che attesti la residenza)
€ 8,50 intero
€ 6,50 ridotto
Gratuità e riduzioni
Prenotazioni:
Gruppi (max 30 partecipanti): è disponibile un servizio di visite guidate, a scelta tra percorso museo e/o percorso mostra
È disponibile un servizio di prenotazione per gruppi, (max 30 partecipanti): costo addizionale per la prenotazione € 25,00
Scuole (max 30 partecipanti): è disponibile un servizio di visite guidate; è richiesta la prenotazione del turno di ingresso
Prenotazione 060608 (tutti i giorni 9.00 - 21.00)
La prenotazione per singoli visitatori è possibile solo con il pre-acquisto online del biglietto di ingresso
Acquisto online:
www.omniticket.it
Con la prenotazione è possibile evitare la fila presentandosi direttamente alla cassa.
060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 21.00
Sponsor del sistema Musei in Comune
In collaborazione con: Il Gioco del Lotto; Vodafone
Atac; La Repubblica
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